Rapporto IGAS sui costi ospedalieri

L’IGAS (Inspection Générale des Affaires sociales), ufficio del Ministero della Sanità francese, ha recentemente pubblicato un rapporto sulla gestione delle risorse umane del sistema ospedaliero pubblico. Tale documento precisa come il 68% delle spese di un nosocomio sia rappresentato dagli stipendi dei dipendenti. L’IGAS sottolinea inoltre che il punteggio usato come unità di misura per calcolare l’evoluzione salariale annua è fissato secondo regole valide su tutto il territorio nazionale e che segue l’andamento dell’inflazione. Negli ultimi quattro anni, questo punteggio è aumentato del 2% circa. Gli aumenti salariali dovuti all’anzianità e alle evoluzioni automatiche di carriera, sono elementi il cui tasso di crescita è stimato attorno al 0,4% all’anno. La conclusione, sempre secondo il rapporto, è che un’amministrazione ospedaliera può agire unicamente sugli effettivi, per ottenere una riduzione dei costi, in quanto non ha la possibilità di ridurre gli incrementi salariali per dipendenti non meritevoli. I criteri di merito sono ovviamente tutti da definire.

Potendo agire solo sugli effettivi, l’IGAS presenta come implicita conclusione il fatto che la riduzione dei costi in questo ambito può essere data solo dalla riduzione del personale. Parallelamente, gli ospedali che sono in zone territoriali poco ambite non possono incrementare l’offerta salariale per incentivare nuovi medici a lavorare nelle loro strutture, in quanto il sistema degli stipendi è perlappunto fissato su base nazionale. Contemporaneamente a queste conclusioni, la relazione incita i direttori degli ospedali a gestire meglio gli aspetti emotivi e psicologici del proprio personale, che fronteggia quotidianamente problemi importanti come la sofferenza, l’invecchiamento e la morte, concludendo che la qualità nelle cure e la qualità di vita nell’ambiente lavorativo sono strettamente correlate.

Questa istantanea dell’IGAS, sottolinea ulteriormente come la gestione dei costi continui a essere il problema principale del sistema sanitario. Alcuni punti non sono presi in considerazione come l’incremento del personale amministrativo a scapito di quello medico e paramedico, che è una realtà. Non vengono considerati neppure altri aspetti come i titoli con conseguente fascia salariale di certe figure professionali non “sanitarie” che potrebbero incidere anch’esse sui costi. Come ad esempio un responsabile del servizio informatico che è assunto col titolo di “directeur adjoint“. Al lettore tirare le conclusioni…

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